ALLUMINIO NELLA NOSTRA ALIMENTAZIONE - SUCCO D’ARANCIA IN CONTENITORI DI ALLUMINIO TRATTATO NON E’ CONSIGLIATO

Data 23/10/2023 9:20:00 | Categoria: News

SUCCO D’ARANCIA IN CONTENITORI DI ALLUMINIO TRATTATO NON E’ CONSIGLIATO. L’ALLUMINIO E’ UN VELENO PROTOPLASMATICO e una neurotossina perniciosa e persistente. Nessun sistema vivente utilizza l’alluminio per i processi biochimici. Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e ossa. Judie Walton, un ricercatore australiano ha scoperto che l’assorbimento da parte cervello potrebbe aumentare di dieci volte data la presenza di acidi di frutta. I composti di alluminio possono essere tossici come il piombo in determinate condizioni.


ALLUMINIO NELLA NOSTRA ALIMENTAZIONE





 NEGLI ULTIMI 30 ANNI



Si è visto un aumento costante di alluminio presente nella nostra dieta ed anche nell’ambiente. Molti cibi spazzatura, caramelle colorate, agenti lievitanti, aspirina tamponata contengono additivi a base di alluminio. E’ un comune additivo alimentare e si trova in alimenti come il formaggio fuso, sale da cucina, sottaceti, farina bianca, preparati per pasta, miscele di torte, panna non casearia, vaniglia in polvere e alcuni ciambelle e cialde ed alcuni tipi di latte per neonati. L’alluminio è dannoso a tutte le forme di vita. Danneggia tutti i tipi di tessuto.



 L’ALLUMINIO E’ UN VELENO PROTOPLASMATICO



e una neurotossina perniciosa e persistente. Nessun sistema vivente utilizza l’alluminio per i processi biochimici. Ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e ossa. E’ in condizioni normali molto meno tossico del mercurio, arsenico, piombo o cadmio, ma è molto più comune nel nostro ambiente, e sembra anche essere più persistente rispetto alla maggior parte degli altri veleni metallici. Il pericolo è quello che si manifesta solo nei periodi di tempo lunghi. È quindi prudente evitarne il consumo. Evitarlo è attualmente il miglior modo per proteggerci dai gravi danni a lungo termine che possono derivare dalla ingestione.



 LE DONNE IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO



I giovani e gli anziani sono a rischio. Il modo più efficace per preservare la nostra acutezza mentale negli anni sembra essere quello di eliminare le fonti di alluminio dalla dieta.Si possono adottare misure per minimizzarne gli effetti.



La risposta più efficace è;



Evitarlo



Bloccarne la sua assunzione con integratori (calcio, magnesio, ferro)



Mangiare alimenti che aiutano ad eliminarlo dal corpo umano. Frutta, verdura ed alcune alghe.



Materiali di consumo in alluminio contaminati sono ormai molto comuni. Essere consapevoli delle fonti è il primo passo per l’eliminazione. La rimozione di alluminio dalla nostra dieta può essere abbastanza facile se viene assunto un approccio graduale.



 IL SINTOMO PRINCIPALE



Di avvelenamento da alluminio, è la perdita della funzione intellettuale, smemoratezza, mancanza di concentrazione, e in casi estremi, la demenza conclamata. E’ anche noto per provocare rammollimento osseo e perdita di massa ossea, danneggiamento del rene e altri danni ai tessuti molli, in dosi elevate può causare arresto cardiaco. Molti che hanno assunto una dieta a basso contenuto di alluminio hanno segnalato una riduzione della irritabilità e di mal di testa e significativi miglioramenti nella memoria e capacità di concentrazione. I genitori hanno riportato miglioramenti nei bambini affetti da problemi comportamentali.



 SUCCO D’ARANCIA IN CONTENITORI DI ALLUMINIO TRATTATO NON E’ CONSIGLIATO



Judie Walton, un ricercatore australiano ha scoperto che l’assorbimento da parte cervello potrebbe aumentare di dieci volte data la presenza di acidi di frutta. I composti di alluminio possono essere tossici come il piombo in determinate condizioni.Le fibre nervose aggrovigliate nel cervello di persone affette dal morbo di Alzheimer contengono una quantità insolitamente elevate di alluminio.L’ebollizione dell’acqua in pentole di alluminio produce tossine idro-ossidi, la pancetta fritta nella padella rilascia nitrati e la carne bollita cloruri.






Additivi da evitare :



Questi sono solo alcuni degli additivi usati nei prodotti alimentari:



E173, E520, E521, E523 E541, E544, E545, E546, E554, E555 E556, E559.













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