COMPOSTO ESCOLZIA: Passiflora, escolzia, melissa, luppolo, iperico, valeriana

Data 8/1/2024 9:10:00 | Categoria: Erboristeria

gif72Vista l'azione delle singole piante è utile negli stati di insonnia, agitazione, stress psico-fisico, ansia generica, ansia da prestazione sessuale, ipertensione, cefalee, stress, nervosismo, tachicardia. Escolzia: Attività principali: sedativa, ipnoinducente, analgesica.


COMPONENTI, compresse a base di PASSIFLORA pianta  polvere 15%, ESCOLZIA pianta   polvere 15%, MELISSA foglie  polvere 15%, LUPPOLO fiore polvere 10%, IPERICO erba polvere 10%, VALERIANA radici polvere 10%, coad. tecnologici q.b. a 100 



Escolzia




PASSIFLORA, passiflora incarnata




Della famiglia delle Passifloracee, se ne impiegano le foglie e le parti aeree. Le attività della pianta sono essenzialmente sedative, antispasmodiche,




 è utile  nelle turbe del sonno ed in caso di ansia, nelle forme di nevrosi, isterica, fobica, ossessiva, post traumatica, nelle angosce, (in questi casi seguire i consigli del proprio medico) stimola un sonno fisiologico senza risvegli notturni, nè senso di intorpidimento mattutino, utile nei disturbi della menopausa, come la tachicardia, la dispnea, le vampate di calore, lo stress, ed è preventiva per gli attacchi di cuore La Passiflora svolge una azione sul sistema nervoso centrale con un blando effetto tranquillante-sedativo, ma non produce effetti narcotici. Rilassa il tessuto muscolare liscio dell'apparato digerente quindi è un ottimo antispasmodico, con effetti digestivi. E' adatta anche nei dolori mestruali in quanto rilassa i muscoli della parete uterina, aiuta nelle forme dolorose e per uso esterno è utile nel trattamento delle ferite in quanto uccide molte muffe, funghi, batteri patogeni.  Di aiuto anche nelle gastralgie, nelle dispepsie,



CONTIENE, alcaloidi, passiflorina, apigenina, luteolina, quercetolo, fitosteroli, acidi fenoli, cumarine, eterosidi, cianogenici, tracce di olio essenziale, flavonoidi, vitexina, isovitexina, saponaria, rutina, quercetina, gli alcaloidi armanici, insieme ai flavonoidi avrebbero una azione spasmolitica, utilizzabile soprattutto a livello bronchiale, mentre ai flavonoidi viene attribuita l'azione sedativa. Il maltolo, l'etil-maltolo ed i flavonoidi potenziano l'effetto dei tranquillanti, mentre le armaline sono leggermente stimolanti. Le armaline dilatano le arterie coronarie, la cui occlusione può portare ad attacchi di cuore, quindi è un ottimo preventivo per i soggetti a rischio.




NON USARE, non sono segnalati effetti indesiderati, solo le armaline, presenti nella passiflora che inducono la stimolazione uterina, rendono la pianta non adatta alle gestanti, l'uso concomitante della passiflora e di sedativi può potenziarne gli effetti



ESCOLZIA, escholtzia californica




Famiglia delle Papaveracee, ha fiori giallo arancioni, si usa la pianta intera sia le parti aeree che le radici., ha una attività sedativa, ipnoinducente, analgesica, utile   per l'insonnia, la distonia neurovegetativa, le sindromi dolorose, la emicrania, gli spami della colite, e biliari. Ha inoltre una azione antibatterica e citotossica, antimicrobica, è rilassante, antiinfiammatoria e riduce il battito cardiaco., ha una azione antifibrillatoria, spamolitica, è un ottimo disinfettante del dotto biliare, abbassa la pressione ed ha attività narcotice,  è di aiuto  nella gastrite, nella colite spastica, negli spasmi viscerali specie se sono di origine psicosomatica, 



COMPONENTI, i suoi alcaloidi, sono privi di tossicità ed il loro utilizzo non provoca né assuefazione né disturbi psichici, è una pianta ricca di zinco che ha una azione benefica sulla pelle, quindi è indicata nel caso di psoriasi, orticaria e prurito.




NON USARE, in gravidanza ed allattamento



MELISSA, melissa officinalis




Famiglia delle Labiate, quando è fresca se strofinata profuma come un limone i fiori sono bianchi o leggermente azzurri, si usano le foglie e le sommità fiorite. Utile  per curare l'insonnia, l'emicrania, le cefalee, utile nelle sindromi depressive, nei disturbi della menopausa, nelle somatizzazioni gastriche, negli stati ansiosi, nelle gastralgie, nelle difficoltà digestive, come tonico psico-fisico, si usa anche in caso di insonnia, di eccitazione, è antispasmodica, antinervina, carminativa, agisce sul fegato stimolando la coleresi e i reni favorendo la diuresi, per uso esterno è utile  nelle mialgie e nei dolori articolari. Aiuta nei casi di aerofagia e di flautlenza, negli stati di tensione nervosa premestruale, ha una azione tranquillante, in chi è irritabile, in chi ha difficoltà ad addormentarsi, adatta ai soggetti nevrotici e bulimici, ha una azione ipotensiva e bradicardica, allevia l'inquietudine e la tristezza, dovute ad umore melanconico, di aiuto  anche per il colon irritabile., vertigini, spasmi addominali, ipertensione. Ha anche attività antibatteriche ed antivirali.



COMPONENTI, pinene, citrale, geraniolo, linaiolo, mucillagine, amidi, tannini, canfora, pectna, acido succinico, acido caffeico, clorogenico, rosmarinico, flavonoidi, terpeni




NON USARE, ad alte dosi perché può indurre torpore, rallentamento della respirazione, abbassa la pressione arteriosa. Alle dosi  consigliate  è una pianta sicura.



LUPPOLO humulus lupulus




Famiglia delle Cannabacee, ha fiori bianchi, è utile  come rimedio digestivo, sedativo, come amaro tonico , induttore del sonno, di aiuto  negli stati dii ipereccitabilità, insonnia di origine nervosa, negli stati di tensione, nelle dispepsie, dona energia, aiuta nelle condizioni di nervosismo, di palpitazioni cardiache, nei disturbi digestivi di origine nervosa, utile  come prevenzione delle infezioni, efficace contro i batteri, rilassa i tessuti della muscolatura liscia dell'apparato digerente, è antispasmodica, contiene estrogeni e può quindi alterare il ciclo mestruale, utile nella pertosse, nel climaterio e nella ipersessualità



CONTIENE metilbutenolo un alcool volatile che conferisce alla pianta un effetto sedativo e soporifero, umolone, luppolone che distruggono i batteri responsabili del deterioramento degli alimenti, contiene resine, olii essenziali, pinene, geraniolo, flavonoidi, sostanze minerali, sali di potassio, tannini, amine tracce di istamina e sostanze estrogene




NON USARE, se si è in gravidanza o allattamento e alle donne che abbiano cancro alla mammella o mastectomizzate.




Alle dosi  consigliate  è una pianta sicura



IPERICO, Hypericum perforatum




Ha una azione rasserenante sul tono dell'umore, è antidepressivo, ansiolitico, aiuta nei disturbi di natura psicovegetativa, nelle nevralgie croniche, è un ottimo antivirale, stimola il sistema immunitario, utile per contrastare il virus dell'herpex simplex,Il suo uso può causare la fotosensibilizzazione della pelle, quindi quando si assumono preparati a base di iperico, è bene non esporsi al sole. 



COMPONENTI,  flavonoidi, rutina, quercitina,  iperina, iperoside, rutina, biflavoni, ipericina, osoipericina tannini ed altri componenti.




NON USARSI in graviidanza ed allattamento, se si stanno assumendo degli antidepressivi di sintesi, non va associato alle anfefamine ai farmaci a base di triptofano e di tirosina, non assumenere alcolici. E' una pianta sicura alle dosi consigliate.



VALERIANA, valeriana officinalis




E' una pianta erbacea comune è abitualmente usata come sedativo, tranquillante e sonnifero, si usano i rizomi e le radici. E' utile come spasmolitica, ipnotica, nelle sindromi ansiose, come coadiuvante nelle convulsioni, nella insonnia, nell'affaticamento intellettuale, nello stress, nella cefalea, nella emicrania, negli spasmi gastrici e nelle coliti.  Utile  come ansiolitico, nelle sindromi nevrotiche, nella nevrosi fobica, isterica ed ossessiva, nelle angosce, negli stati di agitazione maniacale, nella insonnia, nei disurbi della menopausa, nella tachicardia, nelle palpitazioni, nella sindrome pre-mestruale, non provoca senso di intorpidimento al risveglio, è un sedativo del sistema nervoso centrale, migliora la qualità del sonno. Coadiuvante sotto controllo medico per l'epilesia, abbassa la pressione sanguigna, ha effetti anticonvulsivi .(consultare sempre il proprio medico)



COMPONENTI, pinene, canfene, limonene, borneolo, velene, velerinone, formiato di bornile, isobutirrato di geranile, eugenolo, acido acetico, formico e malico, valerianina, catinina, isovalerianato di bornile, acido valerianico, due acidi valeriotannici, alcool chesilico, micillagine, resine., olii essenziali, contiene anche numerosi enzimi e colina.




NON USARE, è bene non somministrare la valeriana in chi soffre di disturbi epatici o renali, non usare in gravidanza ed in allattamento, alle dosi consigliate  è una pianta sicura.



La pianta di Escolzia viene utilizzata per l'attività sedativa e blandamente ipnotica ed analgesica. Anche se gli studi clinici sono ancora scarsi, numerosi sono i lavori che hanno indagato l'attività dei singoli alcaloidi. 



Escolzia: Attività principali: sedativa, ipnoinducente; analgesica.




Impiego terapeutico: insonnia, distonia neuro vegetati va, sindromi dolorose (emicrania, spasmi colici e biliari...)




Viene segnalato anche l'uso come calmante nella pertosse.




Le proprietà analgesiche e calmanti fanno utilizzare i preparati a base di Eschschoìtzia nel trattamento delle sindromi dolorose a carico dell'apparato digerente e delle vie biliari e nell'emicrania.




Anche grazie a queste proprietà la pianta risulta utile nelle turbe del sonno accompagnate da crampi (miglioramento del microcircolo e azione spasmolitica da parte dei flavonoidi) e manifestazioni dolorose.




Per uso topico preparati a base di Eschschoìtzia, possono essere impiegati per combattere artralgie, mialgie, nevriti e sciatalgie.



Curiosità:




La pianta venne raccolta per la prima volta vicino a San Francisco da Adalberto Chamisso che volle dedicare questa scoperta al compagno di viaggio e capo della spedizione scientifica, che ebbe luogo in America nei primi anni del XIX secolo, J.F. Eschscholtz, botanico ed entomologo russo. Originaria infatti della California, venne introdotta in Europa agli inizi del 1800 come pianta decorativa per la bellezza del suo fiore.




Gli indiani d'America e i primi coloni del Nord America utilizzavano le foglie come legume, bollite oppure cotte su pietre calde. Come medicamento veniva impiegata nelle coliche intestinali, biliari, nel mal di denti e anche per ridurre la lattazione, esternamente, in cataplasmi, nelle ulcerazioni.



 


 





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