Come recuperare un alone di mistero - Le contromosse per non essere pių un totale libro aperto agli occhi di lui

Data 8/10/2023 7:20:00 | Categoria: Stili di vita

Confidenza sì, mistero anche È frequente associare il mistero al fatto di avere segreti o glissare su determinati argomenti. «Sì, ma attenzione a non rimanere intrappolati in questa visione» avverte l'esperta. «Il pizzico di mistero che può far tornare più intrigante una persona (e riportare pepe in una storia) va considerato in termini più ampi e profondi. E inquadrato, innanzitutto, come un "requisito" da poter avere anche all'interno di un atteggiamento improntato al massimo della sincerità e della franchezza» 


Donna4Coltivare la propria individualità «Hanno un pizzico di mistero le persone con una forte identità» spiega l'esperta. «In tal senso, quindi, non è tanto il tempo in sé di una relazione a rendere le persone dei libri aperti, quanto la maggiore o minore tendenza di ciascuno a uscire da quello stato "fusionale" che caratterizza l'inizio di ogni storia (quello che porta due partner a vivere in "simbiosi"). Quindi il consiglio è quello di coltivare la propria individualità. Come? Recuperando spazi propri e non condivisi. E lasciando al partner la medesima possibilità».



Rimpolpare il proprio background intellettuale Va bene rispolverare uscite e momenti tutti per sé, ma per irrobustire la propria individualità (e recuperare mistero) serve anche altro. «È necessario coltivare spazi propri anche a livello mentale e culturale (per esempio, anche solo vedendo un film senza la compagnia di lui), perché rinnovare la propria fonte di stimoli intellettuali contribuisce ad arricchire la propria personalità e chi guadagna un'immagine più interessante, riacquista pure un pizzico di imprevedibilità» afferma Bracci.



Dosare meglio parole e discorsi Per risultare una persona un minimo misteriosa non c'è bisogno di iniziare a custodire segreti o di tergiversare chissà quanto su determinati argomenti. «Basta riuscire a recuperare un dialogo più "filtrato". Da cosa? Da tutti quei messaggi o quelle info che non sono né utili, né necessarie al rapporto. O che magari rischiano di appesantirlo senza poi portare a chissà quale risultato positivo. In pratica, consiglierei di frenare la tendenza a raccontare al partner tutti i propri problemi (lavorativi e non). Ma anche l'abitudine di chiamarlo in continuazione per aggiornarlo su cosa abbiamo fatto: le telefonate in stile "bollettino meteo" - peraltro caratterizzate da un tono di voce che è sempre uguale e tendenzialmente asettico - banalizzano molto il tenore delle conversazioni» afferma l'esperta.



Rimanere sincere, ma giocare con i dettagli Spesso le persone fidanzate o sposate arricciano il naso quando sentono parlare dell'opportunità di apparire un minimo misteriose. «E infatti non c'è da mettere in discussione l'importanza di un dialogo franco e onesto. Ogni tanto, però, può far bene ricordarsi che si può glissare su dettagli secondari. Non per "nasconderli", ma per snellire la comunicazione e concedere all'altro la possibilità di incuriosirsi. Esempio pratico: se una sera usciamo per conto nostro, va bene dire al partner dove andiamo e con chi, ma poi che bisogno c'è di raccontargli la serata per filo e per segno? Meglio lasciare che sia lui a domandarci qualcosa in più».



Uscire dai binari e sorprendere Il rischio che corre la persona che viene considerata un libro aperto è quello di risultare prevedibile. «In questi casi, per riacquistare un pizzico di mistero, conviene puntare sull'effetto spiazzante offerto da piccoli gesti o comportamenti insoliti. Anche qui non c'è bisogno di architettare chissà cosa: può andare bene vestirsi in maniera più curata in occasioni nelle quali lui è abituato a vederci con mise semplici. Oppure fargli una sorpresa, come prendergli una buona bottiglia di vino, nascondendogliela bene fino all'ultimo momento» afferma Bracci.



Privacy da avere e da concedere Altra fondamentale chiave per recuperare mistero è ripristinare discrezione e riservatezza.«Per chi vive insieme si tratta - metaforicamente e non - di tornare a chiudere ogni tanto la porta. Ritagliarsi uno spazio e un momento tutto per sé (per truccarsi, per fare una telefonata, per dedicarsi a piccole operazioni beauty o anche solo per leggere) è un modo per proteggere la propria intimità. L'ultimo consiglio? Permettere anche a lui di chiudere la porta: riacquista mistero anche chi torna a usare discrezione con il compagno» conclude Braci.




 




 






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