Scoperti i neuroni delle coccole. Sono specializzati nel riconoscere le carezze e il senso di benessere

Data 14/4/2024 8:50:00 | Categoria: Salute e Benessere

GIFCUORE56I neuroni delle coccole esistono: sono specializzati nel riconoscere le carezze e tutto ciò che aiuta a percepire un senso di benessere. Li ha identificati nei topi un gruppo di ricerca coordinato dall'Istituto di Tecnologia della California (Caltech), che li ha descritti sulla rivista Nature. Secondo gli autori dello studio neuroni di questo tipo sono probabilmente comuni a tutti i mammiferi, compreso l'uomo.



coppia3E' stata identificata per la prima volta la specifica popolazione di neuroni attivati dallo 'strisciamento' leggero della cute, ossia dalle carezze, spiega il neurologo Mario Manfredi, dell'università Sapienza di Roma. ''Si immaginava già l'esistenza di queste cellule, ma la differenza tra saperlo e dimostrarlo è molta. Questo risultato - osserva l'esperto - potrebbe essere molto importate per futuri sviluppi in campi medici''.

E' noto infatti che la pelle è dotata di un gran numero di recettori specifici che si attivano a seconda del tipo di stimolazione, ad esempio con il calore o con la pressione, e sono in grado di trasportare un segnale al cervello.

La stimolazione dovuta alle carezze, prosegue Manfredi, viene percepita da alcuni recettori il cui segnale "attiva fibre molto arcaiche -prosegue Manfredi - comuni a tutti i mammiferi, chiamate 'C' e caratterizzate da una lenta velocità di conduzione. Sono le stesse fibre responsabili anche del dolore sordo, ossia quello successivo al dolore acuto che viene trasportato invece dalle fibre delta".

Le fibre C o delta, rappresentano delle vere e proprie autostrade che trasportano il segnale verso il cervello, dove lo stimolo viene elaborato e trasformato in modo cosciente.



Grazie ad una serie di esperimenti sui topi, i ricercatori statunitensi hanno identificato per la prima volta il tipo di neuroni e lo specifico percorso responsabili dell'elaborazione del piacere della 'coccola'. Utilizzando un particolare pennello ideato per 'accarezzare' le zampe dei topi ed una tecnica che permette di osservare le cellule attivate nella trasmissione del segnale, i ricercatori hanno individuato un piccolo gruppo di neuroni sensoriali. Sono cellule che esprimono una particolare proteina, chiamata Mrgprb4, e sono ben distinte da quelle che rispondo allo stimolo dei 'pizzichi'.

Osservazioni comportamentali hanno inoltre suggerito che l'attivazione dei neuroni delle 'coccole' innesca meccanismi di gratificazione e aiuta a combattere l'ansia.



Il prossimo passo dei ricercatori sarà identificare le stesse cellule nel sistema nervoso umano. L'eventuale scoperta potrebbe essere molto importante per sviluppare nuovi farmaci per combattere gli stati d'ansia.




 






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