Arancia e la sua buccia

Data 6/4/2024 9:20:00 | Categoria: Nutrizione

AranciaL'arancio (Citrus sinensis) è un albero che raggiunge i 10 m di altezza, sempreverde, originario della Cina e del Giappone. Fu introdotto in Italia dagli arabi nel XIV sec. Produce frutti in varietà amara, dolce e sanguigna. Viene coltivato in molte aree del Mediterraneo (Spagna, Grecia e Italia, dove gli aranceti da secoli caratterizzano il paesaggio dell'isola di Sicilia) nelle quali è stato diffuso dapprima dagli arabi e in seguito dai mercanti genovesi.



Arancia



L'arancia (il frutto dell'arancio) presenta esternamente una scorza (pericarpo), inizialmente di colore verde e poi, nel frutto maturo, gialla, arancione o rossastra.  




La parte interna (endocarpo) è polposa e commestibile ed è divisa in logge (spicchi) che contengono il succo di colore giallo, arancione o rosso. L'arancia contiene acido citrico, zuccheri, vitamine (soprattutto C) e sali minerali e viene usata per marmellate, gelatine, succhi ed essenze da profumi. Le varietà rosse con semi stanno scomparendo a vantaggio di quelle senza semi (tarocchi). La varietà amara (per la presenza di aurantiamarina) è usata per liquori, canditi e marmellate. La raccolta va da ottobre (navelina) a luglio (valencia) a seconda delle varietà.

INFO AL.  - Proteine: 0,91; grassi: 0,15; carboidrati per differenza: 12,54 (fibre: 2,2); ceneri: 0,43; acqua: 85,97; colesterolo: 0; sodio: 1; calorie: 49.








La buccia dell'arancia



Il vero problema della risposta è puramente numerico. Infatti OGNI alimento ha delle proprietà, si tratta di quantificarle. In particolare moltissimi vegetali contengono fibre e bioflavonoidi, ma in che quantità? Leggiamo per esempio queste righe che ho trovato in un sito (si riferiscono alla parte bianca):

La fibra contenuta nel callo bianco sotto la buccia, regola l'assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine evitando il diabete, l'arteriosclerosi, e favorisce il transito intestinale riducendo i fenomeni putrefattivi.

Qui non si parla di bioflavonoidi, ma di fibra.




Si attribuisce alla fibra contenuta nella buccia dell'arancia proprietà attribuibili a tutte le
97fibre, esagerandole anche (quando si pretende di essere immuni da malattie gravissime con soluzioni semplicistiche si sta sempre esagerando!). Però non si dice che la quantità di fibre consigliabile giornalmente si ottiene più facilmente da altre fonti che non mangiando l'insipida parte bianca della buccia dell'arancia.

Idem per i bioflavonoidi.




Nella parte bianca dell'arancia ci sono molte fibre, ma una bassa quantità di bioflavonoidi, la cui azione antiradicali liberi è paragonabile a quella di uno spicchio della stessa arancia. 

E' un buon esempio di come si debba sempre legare a un'affermazione un numero che la quantifichi. Per farti un'analogia chi fa il minatore in una miniera russa a 200 m sotto terra (bianco dell'arancia) guadagna soldi (bioflavonoidi), ma temo che non bastino per avere una vita molto appagante, esistendo altri lavori che fanno guadagnare di più.




Probabilmente la notizia arriva dai sostenitori dell'integrale a tutti i costi, di quelli che non buttano via nulla (per coerenza dovrebbero mangiare anche la buccia dell'anguria, peraltro ricca di principi nutritivi), dimenticando che le bucce dei frutti sono la barriera non solo agli antiparassitari eventualmente usati (che per legge sono comunque in quantità modesta), ma anche all'inquinamento (gas di scarico dei mezzi di trasporto, inquinamento atmosferico delle grandi città ecc.) che la frutta, una volta raccolta, deve subire.



 


 





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